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Tecnica e riparazioni in scala Z

Semaforo 89401 / 89402 / 89403

Gli articoli 89401, 89402 e 89403 sono degli interessanti segnali mobili prodotti da Märklin a partire dall'anno 2003. Prima di allora, esistevano unicamente il segnale luminoso 8939 ed il semaforo ad un'ala 8940, questo caratterizzato dal motore posto in posizione orizzontale, quindi dall'estetica non proprio realistica. Con l'introduzione dei nuovi articoli, aumentò l'offerta di Märklin con i segnali luminosi 89391, 89392 e 89393 mentre, per quanto riguarda i semafori, vennero commercializzati i nuovi 89401 ed 89402, cui si affiancò il segnale di manovra 89403. In questi 3 ultimi articoli, il motore fu posto al di sotto del semaforo stesso, in posizione verticale. Il vantaggio di avere il motore in tale posizione nascosta comportò la necessità di disporre di un notevole spazio al di sotto del piano di appoggio, necessitando di uno spazio libero di circa 65mm.

Il manuale di istruzioni di questi articoli è qui.

I tre prodotti, pur essendo di ottima costruzione, presentano una comune componentistica obbligatoriamente microscopica, che prevede i collegamenti per l'illuminazione del segnale luminoso (2 fili: giallo e marrone), per il comando del motore (3 fili: giallo per il comune e due blu per cambiare l'aspetto), per l'interruzione del circuito di binario (2 rossi).

Purtroppo a me è capitato che, in un paio di casi, il movimento (comandato da un solenoide a 16Vac) talvolta si inceppasse, cosa oltremodo spiacevole quando il dispositivo è già montato nel plastico, magari anche in posizione difficile da raggiungere.

Il problema nasce dal fatto che i due circuiti di comando dispongono di un fine corsa di sicurezza sul contatto comune (filo giallo) che, in aggiunta al fatto che la meccanica di così ridotte dimensioni può talvolta opporre un certo sforzo alla manovra, porta il semaforo a non completare del tutto la manovra, trovandosi così in una posizione intermedia senza ulteriore possibilità di movimento.

La possibile soluzione comporta l'apertura dell'involucro del motore e l'effettuazione di una piccola saldatura, così da eliminare questo contatto di sicurezza. Per fare questo è necessario disporre di un giravite a taglio da 2mm, pinzette, stagno e saldatore a punta finissima.

Serve poi molta delicatezza e pazienza, altrimenti alla fine butteremo via tutto.

Si incomincia aprendo i due gusci che racchiudono il motore, iniziando da quello che presenta solo un piolo di incastro verde, al di sotto della base del semaforo. Usando il giravite bisogna fare leva nella parte inferiore, dove ci sono le due alette di metallo piegate. Aperto dal di sotto, si deve sollevare delicatamente il semiguscio fino a sganciarlo dalla sua sede in corrispondenza del piolo verde.

Una volta rimosso il primo semiguscio, bisogna adesso fare la stessa manovra con l'altro semiguscio. Attenzione che rimuovendo queste due protezioni, il meccanismo interno sarà molto vulnerabile, quindi bisogna sempre porre molta attenzione e fare ogni movimento molto lentamente.

A questo punto bisogna solo rimuovere la protezione di plastica nera che nasconde la schedina sulla quale sono saldati i fili del solenoide, alzandola delicatamente dalla parte della base del semaforo e sfilandone l'incastro sulla fondo. Il semaforo si presenta come nella foto qui a fianco.

Col semaforo disposto come in foto, ora non si deve fare altro che saldare assieme i due fili di sinistra tra loro (come indicato nell'ultima foto), facendo attenzione ad eseguire una saldatura il più piatta possibile, per evitare che poi qualcosa tocchi contro la protezione di plastica. Questa saldatura ha lo scopo di evitare che il circuito del solenoide si apra quando arrivato a fine corsa, di fatto migliorando l'effettuazione della manovra. Per contro, si perderà questo finecorsa ideato a protezione del solenoide, per cui continuerà a passare corrente fintantoché si terrà il circuito chiuso. D'ora in avanti bisognerà stare attenti a non chiudere i contatti di comando troppo a lungo, per evitare che il solenoide bruci.

Messa una goccia di olio al silicone sull'alberino del solenoide e testato il funzionamento del semaforo, si rimette in sede la protezione in plastica, dapprima infilando l'incastro a destra e poi rimettendola in sede infilando i supporti del solenoide nelle asole, quindi si rimonta il semiguscio con i due perni (eventualmente mettere bene in sede i due perni utilizzando la pinzetta) ed infine sistemare l'altro semiguscio.

Dato che i problemi al movimento nascono proprio dalla presenza dei contatti striscianti che azionano da un lato il finecorsa e, dall'altro, interrompono l'alimentazione del circuito di binario dove vogliamo fare fermare il treno, un ulteriore miglioramento potrebbe essere quello di eliminare detti contatti piegandone le lamelle con una pinzetta, prima di richiudere i due gusci. Suggerisco di piegarli e non di eliminarli, in quanto essi comunque fungono da guida per il movimento del meccanismo che, senza queste lamelle, potrebbe dare problemi: meglio appiattire i contatti quanto basta per non opporre resistenza al movimento. In questo modo, ovviamente, si perderà l'interruzione dei due fili rossi ma, per contro, il meccanismo del semaforo sarà ancora più fluido.

Raccomando infine di fare questa modifica solo se si è sufficientemente esperti, in quanto il minimo errore potrebbe portare a danni irreperabili al nostro semaforo.

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